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ALI SUL ZOC DEL
PERIC
VIAGGIO ALLA CONOSCENZA DELL’AVIFAUNA PRESENTE NEL PLIS “ZOC DEL PERIC”
Nella
foto la zona del "Zoc del Peric" vista dall'alto
Stagni, polle, abbeveratoi
naturali e laghetti sono tipologie di aree umide
caratteristiche del nostro territorio brianzolo. In questi
ambienti sono presenti la maggior varieta’ di secie animali
e vegetali. In questi luoghi vivono in gran numero specie di
anfibi, rettili, insetti, uccelli e mammiferi oltre alle
piante amanti dell’acqua. Basta pensare che nelle acque
interne vivono il 12% di tutte le specie animali. Se le aree
umide verrebbero distrutte si perderebbe una gran quantita’
di diversita’ animale. Le zone umide non hanno mai goduto di
buona fama perche’ sono sempre state considerate luoghi
malsani e portatori di malattie. Invece le aree umide
giocano un ruolo importante poiche’ mantengono un grande
equilibrio naturale. Garantiscono il mantenimento delle
falde acquifere, contribuiscono al controllo delle
inondazioni, limitano in parte l’erosione dei versanti,
trattengono sedimenti e regolano gli elementi climatici e
garantiscono il mantenimento delle falde acquifere.
Basti pensare che il paesaggio italiano era costituito per
un decimo da paludi corrispondenti a tre milioni di ettari.
Alla fine dell’ottocento due terzi di queste aree era gia’
sparito. Le bonifiche sono iniziate col popolo degli
Etruschi senza mai fermarsi per poter utilizzare al massimo
il territorio per le attivita’ umane. Nell’ultimo ventennio
si e’ assistito ad un’altrettanta distruzione ambientale
accompagnata dall’abbandono della montagna e relativa
mancanza della presenza attiva e gestione ai fini produttivi
dei pascoli e dei boschi. A causa di quest’ultima situazione
si assiste anche alla scomparsa delle classiche polle
utilizzate come abbeveratoio per gli animali e quindi alla
diminuzione delle aree umide montane.
Alla categoria di questi ambienti paludosi fa parte il PLIS “Zoc del Peric”
che si estende in una zona valliva a
ridosso dell’arco prealpino tra le colline della Brianza
comasca. La piccola area umida e’ caratterizzata da un
ambiente ricco e variegato dal punto di vista botanico. La
maggior parte del perimetro dell’area umida e’
caratterizzata da una folta fascia a canneto e fragmiteto
sviluppata in prossimita’ dell’acqua. Accanto al canneto si
estendono piante di medio e alto fusto rappresentate da
ulmeto e saliceto. La varieta’ di ambienti che perimetrano
l’area umida composti da boschi misti e terreni agricoli
garantiscono un paesaggio interessante che ha favorito nel
corso del tempo l’insediamento e il passaggio di un buon
numero di specie avifaunistiche alcune di grande pregio
naturalistico. Rilevamenti ornitologici in atto dal 2016
hanno confermato la presenza di piu’ di un centinaio di
specie consentendo di valutare la loro presenza durante il
periodo riproduttivo, migratorio e di svernamento. Durante
il periodo riproduttivo nell’area umida la folta presenza
del canneto e del saliceto favoriscono la presenza del
Porciglione Rallus acquaticus , della Cannaiola verdognola
Acrocephalus palustris , della Gallinella d’acqua Gallinula
chloropus, del Tuffetto Tachybaptus ruficollis, del Germano
reale Anas platyrhynchos, della Folaga Fulica atra e della
Nitticora Nycticorax nycticorax. Durante il periodo
migratorio tra le specie acquatiche piu’ interessanti si
possono incontrare il Voltolino Porzana porrzana, La
Schiribilla Porzana parva, la Marzaiola Anas querquedula, e
l’Airone rosso Ardea purpurea mentre tra i passeriformi,
solo per citarne alcune, la Salciaiola Locustella
luscinioides, la Balia nera Ficedula hypoleuca, il Lui’
verde Phylloscopus sibilatrix, la Cutrettola Motacilla
flava, il Culbianco Oenanthe oenanthe, lo Stiaccino Saxicola
rubetra e il Tordo bottaccio Turdus philomelos. Importante
anche la presenza dei rapaci che si possono osservare in
caccia o volteggiare in zona come la comune Poiana Buteo
buteo e lo Sparviere Accipiter nisus ma anche il raro Nibbio
reale Milvus milvus , il Nibbio bruno Milvus migrans, il
Falco di palude Circus aeruginosus ed il piccolo Lodolaio
Falco subuteo. Durante la cattiva stagione, ossia nel
periodo considerato di svernamento che va dal mese di
dicembre a fine gennaio, si possono incontrare, oltre alle
specie stanziali ossia che vivono tutto l’anno, la Peppola
Fringilla montifringilla, il Lucherino Carduelis spinus, il
Migliarino di palude Emberiza shoeniclus, la Cesena Turdus
pilaris e lo Spioncello Anthus spinoletta. In sostanza la
presenza sul territorio analizzato delle diverse specie
avifaunistiche sottolinea come l’area umida “Zoc del Peric”
costituisce, come tutte le aree umide, un ecosistema
importante perche’ gioca un ruolo essenziale nel
mantenimento degli equilibri naturali attraendo e ospitando
numerose specie animali e vegetali dando un grosso
contributo alla biodiversita’ del territorio.
Aprile
2020
W.S.
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