L'ATTIVITA' DI STUDIO CONDOTTA ALL'OSSERVATORIO ORNITOLOGICO DEL MASSACIUCCOLI DELLA FEIN

 



     
                                                                                                                                                             L'Osservatorio Ornitologico Toscano della FEIN 
 

L’ Osservatorio Ornitologico di Massaciuccoli della Fondazione Europea il Nibbio - FEIN - opera dal 1979 presso la localita’ Punta Grande nel comune di Massarosa in provincia di Lucca alle coordinate 10*18’ 49” E, 43* 50’ 40” N. e' stato condotto fin dall’inizio  dell'attivita' dall’inanellatore Beppe Lombardi. L’Isolotto, dove gli agenti meteorologici hanno causato l’innalzamento dell’acqua del lago durante il periodo primaverile, procurando l’inattivita’ della stazione per ben 6 anni quali 1998, 1999, 2000, 2001, 2007 e 2008, e’ stato da sempre curato con una costante manutenzione di ripristino e conservazione voluta dalla Fondazione che, dall’anno 2006, ha steso una precisa convenzione col Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli sulla base della delibera della Giunta Regionale Toscana n* 12125 del 10-10-1979. In questa stazione ornitologica toscana sono state inanellate  20 specie di uccelli acquatici appartenenti a 5 diverse famiglie ornitiche diverse  quali Scolopacidae con 10 specie analizzate, Ardeidae e Laridae con 3 specie ciascuna, Charadridae con 2 specie e Recurvirostridae con una sola specie. Le specie analizzate dal 1983 al 2012 sono state il Mignattino comune, la Pantana, il Fraticello, la Pettegola, il Cavaliere d’Italia, il Combattente, la Garzetta, il Totano moro, il Gambecchio frullino, il Mignattino alibianche, il Piovanello pancianera, il Chiurlo maggiore, il Piro piro piccolo, il Piovanello, il Corriere grosso, la Nitticora, il Voltapietre, l’Airone cenerino e l’Avocetta. L’inanellamento delle specie analizzate, inoltre, ha favorito una prima conoscenza delle traettorie migratorie di alcuni soggetti inanellati a Massaciuccoli e ripresi poi in altre localita’, oppure di soggetti ricatturati a Massaciuccoli ed inanellati in altri paesi. Sono da esempio un Mignattino inanellato il 25-04-1984 nella stazione toscana e ripreso a ben 4369 km. dopo 162 giorni in data 7-10-1984 in localita’ Tema nel Ghana, un Mignattino inanellato il 2-05-1987 e ripreso dopo 866 giorni, il 15-09-1989, in localita’ Teguldet-Tomsk in Siberia, un Fraticello inanellato il 2-05-1987 e ripreso a Sant’Erasmo di Venezia il 10-08-1991 dopo ben 1560 giorni, un Fraticello inanellato il 06-05-1998 e ripreso a Ilha De Areias nella Guinea Bissau dopo 1769 giorni e precisamente il 11-03-1993 a 3603 km., una Pantana inanellata il 11-04-1988 e ripresa il 28-02-1997 in localita’ Segou nel Mali dopo 3235 giorni e a 3728 km di distanza, un Cavaliere d’Italia inanellato il 10-08-1986 e ripreso in localita’ Lago San Carlo in provincia di Grosseto dopo 21 giorni a 139 km. di distanza, un Mignattino inanellato a Lelystad Haven in Olanda in data 01-08-1984 e ripreso a Massaciuccoli il 23-04-1988 dopo 1360 giorni a 1025 km. di distanza, un secondo Mignattino sempre inanellato nella stessa localita’ precedente  il 11-08-1981 e ripreso sempre a Massaciuccoli dopo 2080 giorni in data 23-04-1987 ed infine un Piviere dorato inanellato a Wormer in Olanda il 11-02-1982 e ripreso a Massaciuccoli il 25-03-1987 a 1867 km di distanza dopo 1042 giorni. Tra le auoricatture vanno segnalati un Fraticello ripreso nella stessa stazione il 02-05-1987 dopo 1464 giorni poiche’ inanellato in data 28-04-1983.

 

 

 

 

Il Gambecchio frullino, specie rara inanellata all'Osservatorio

 

 

Infine va sottolineato che tra le specie analizzate, due meritano considerazione quali il Gambecchio frullino (Limicola falcinellus) inanellato con soli tre individui in data 17-03-1991, che viene considerato migratore e svernante accidentale in Italia, ed il Mignattino comune (Chlidonias niger) con l’ottimo numero di soggetti analizzati fino a meta’ degli anni novanta, allorquando si e’ notato una diminuzione numerica abbandonando l’isolotto dell’Osservatorio come punto principale di appoggio durante i suoi movimenti migratori. Ci si domanda se cio’ sia stato dovuto anche al fatto del mancato taglio del Falasco nelle parti circostanti i terreni del lago con la sua miriade di canali che ne fanno una zona meravigliosa e preziosa per la sua conservazione.

Novembre 2019

W.S.

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