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CURIOSITA' ORNITOLOGICHE
SUL PETTIROSSO
Gli ornitologi hanno studiato le
fasi di vita di molti uccelli e di uno in particolare si � scoperto
che � molto aggressivo anche in amore. E' il Pettirosso Erithacus
rubecula. Nelle
localit� di riproduzione i maschi di pettirosso arrivano prima delle
femmine. All'inizio la forte carica aggressiva che caratterizza
tutto il ciclo annuale della specie, si rivolge anche nei confronti
della femmina che entra nel territorio di un maschio probabile
partner. Questo si avvicina all'intrusa con atteggiamento minaccioso,
solleva la testa, la coda e gonfia al massimo il petto accentuando
l'esibizione del colore rosso mediante scosse laterali del corpo
accompagnate da frasi concitate di canto. Di primo acchito la
femmina risponde in modo aggressivo non ritirandosi come un vero
intruso ma piuttosto mantiene le distanze svolazzando davanti al
maschio. Un poco alla volta nel giro di qualche giorno i due
soggetti si abituano alla reciproca presenza. Successivamente se la
femmina accetta il legame di coppia si rafforza con l'offerta di
cibo da parte del maschio alla compagna, operazione che si osserva
generalmente precedentemente all'accoppiamento sino alla schiusa dei
nidiacei.
STRATEGIA DI
ADATTAMENTO AL RUMORE ACUSTICO
Per adattarsi al rumore, il Pettirosso Erithacus rubecula deve "guadagnare
altezza". L’inquinamento acustico presente nella vita quotidiana
disturba gli uccelli e la loro comunicazione . Il famigliare
Pettirosso � un passeriforme molto territoriale la cui canzone
melodiosa e malinconica risuona nei nostri parchi e giardini anche
nella brutta stagione. Infatti, in autunno e in inverno, i due sessi
cantano e richiamano difendendo un dominio esclusivo. In un articolo
pubblicato sulla rivista Transportation Research, un biologo ha
mostrato che nelle aree rumorose (ad esempio quelle vicine a una
strada trafficata), i Pettirossi scelgono posatoi alti per poter
cantare da una certa altezza con lo scopo di farsi sentire dai loro
rivali. L'assenza di posatoi sufficientemente alti potrebbe quindi
ostacolarli seriamente.
Anche sulla rivista “Animal Behaviour”, gli ornitologi avevano
osservato che quando il rumore ambientale diventa importante, il
canto del Pettirosso diventa pi� semplice, pi� lungo ed emesso con
una frequenza pi� alta. Inoltre altri studi hanno poi dimostrato che
questo passeriforme tende ad allontanarsi dalle zone rumorose e / o
a cantare piuttosto nelle ore notturne.
AD OGNUNO LA
SUA BUSSOLA
Si sa che da secoli gli animali si orientano utilizzando le piu’
disparate strategie; chi con il senso dell’olfatto, chi seguendo le
indicazioni del cielo stellato, chi perche’ percepisce le linee del
campo magnetico terrestre. Insomma “ad ognuno la sua bussola” che lo
guida sicuro nel lungo viaggio attraverso i continenti e le vie dei
cieli. A tal proposito una nuova sconvolgente novita’ ci viene
fornita da J.Al-Khalili’, fisico teorico, e da J.Macfadden, biologo
molecolare, che nel loro libro “Life on the edge. The coming of age
of quantum biiology” esprimono la tesi di fondo che svariati
processi dell’essere vivente, come appunto i metodi d’orientamento,
si basano su effetti quantistici. Molte specie di animali come le
balene, le rane, le aragoste, le api e gli uccelli compiono viaggi
che hanno dell’impossibile. Tra questi viaggi c’e’ la migrazione del
Pettirosso (Erithacus rubecula) che ogni anno, dal nord Europa
all’Africa e viceversa, si basa sul suo dna, orientandosi secondo
meccanismi di rilevamento del campo magnetico terrestre che sono
strettamente correlati con spiegazioni quantistiche relative ad
“elettroni intrecciati” che si verrebbero a formare nell’occhio del
Pettirosso quando un fotone (una particella luminosa) viene
percepito da un certo fotorecettore nell’occhio. tutto sembra essere
complicato ai profani ma nella realta’ e’ spiegato dalle ultime
scoperte della fisica quantistica legate alla biologia. Chissa’ che,
perseguendo questa via, non si arrivi a svelare anche i segreti piu’
nascosti della vita naturale.
Aprile 2020
W.S.
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