IL DORMITORIO DEI GUFI A ROVELLASCA - CO -

                                                  Il Gufo. Foto: V. Clerici

A Rovellasca, paese sito nella provincia di Como. in una via del centro sopra una betulla spoglia, da circa tre anni, nella stagione invernale, � possibile incontrare individui di Gufo comune Asio otus che vi trovano rifugio durante le ore diurne. Gli abitanti della zona dicono che generalmente arrivano ai primi di dicembre. Ai piedi degli alberi � possibile notare anche in caso di loro assenza, i segni della loro sosta. Si tratta delle borre, rigurgiti contenenti resti di cibo non digerito come ossa di micromammiferi e di rettili, peli, piume di piccoli uccelli. Il Gufo � uno dei rapaci pi� rappresentativi dell’avifauna notturna della Regione Lombardia riconoscibile anche per la tipica vocalizzazione che consiste in un ripetersi di continui “uh” in modo sommesso e melodico. Al di fuori della stagione riproduttiva, � una specie solitaria, ma a volte, in inverno, � possibile che si riunisca in piccoli gruppi di decine di individui a formare il roost. La colorazione del piumaggio- fulvo-marroncino- lo rende molto mimetico anche se le parti inferiori e i fianchi mostrano sfumature giallo-ocra e castano-chiaro con strie scure che lo rendono cos� pi� facilmente osservabile di notte in volo. Come tutti i rapaci notturni il Gufo comune possiede un volo impercettibile e gli occhi, di color giallo arancione, in posizione frontale; si distingue da altre specie notturne per la tipica presenza dei due ciuffetti auricolari che potrebbero essere scambiati, dai profani, come vere e proprie orecchie e che in realt� consistono in un insieme di piccole piume poste sulla sommit� del capo che cambiano posizione- da ritte a pi� o meno abbassate- a seconda degli “umori” del rapace.

                                  Uno dei tanti dormienti..... Foto: V. Clerici

Negli ultimi anni e’ sempre pi� facile osservare il Gufo nelle aree urbane, posato, ad esempio, su cartelli stradali o bassi muretti, sempre in allerta cos� da essere rapido nel lanciarsi impercettibile sulle possibili prede. La sua modalit� di caccia � tipica dei rapaci notturni: sorvola le aree prative e le periferie urbane sondando minuziosamente con l’udito il terreno alla ricerca delle prede. Il volo � reso particolarmente silenzioso per adattamenti anatomici in quanto la specie ha sviluppato un piumaggio pi� soffice e morbido, rispetto a quello dei rapaci diurni, che ricopre anche tutte le zampe, in modo tale da attutire i suoni prodotti, in particolare, dal battito alare; inoltre ciascuna penna primaria esterna presenta una peculiare sfrangiatura che attenua l’attrito con l’aria. E’ per questo adattamento evolutivo che le prede, anche nel pieno della tranquillit� notturna, non sentono l’avvento dello strigiforme se non quando � troppo tardi.

Dicembre 2013

W.S.