INTERESSANTE INANELLAMENTO DI LUI PICCOLO SIBERIANO PRESSO L'OSSERVATORIO ORNITOLOGICO DELLA FEIN
In data 26 novembre 2016 alle ore 9 circa di una giornata assolata dopo una settimana caratterizzata da pioggia costante e, in alcuni casi, intensa presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN e’ stato inanellato un raro soggetto appartenente alla famiglia dei silvidi e al genere “Phylloscopus”. Si tratta di un Lui piccolo siberiano (ssp.) (Phylloscopus collybita tristis) , sottospecie nordica del Lui piccolo (Phylloscopus collybita collybita). Il nome italiano, e quello nelle altre lingue europee, ha delle origini onomatopeiche e fa riferimento al suo inconfondibile e vivace richiamo. Nei paesi anglosassoni, ad esempio, � chiamato “Chiffchaff”, in relazione al suono del suo cinguettio. La sottospecie nonostante abbia le stesse dimensioni morfologiche della specie nominale e’ caratterizzata da un piumaggio alquanto chiaro con totalit� delle parti inferiori biancastri; dorso, nuca e vertice di color ocra-grigiastro o bruno spento. Le guance hanno una sfumatura castana. Il sopracciglio bianco o bianco-crema, molto appariscente, pu� continuare anche dietro l’occhio, verso la nuca. Caratteristica la quasi totale mancanza di pigmento verde presente nella specie tipica fatta eccezione per una leggera colorazione che varia dal giallo paglierino al giallo nelle piume del sottoala. Complessivamente le remiganti appaiono scure notandosi maggiormente le terziarie. Il lui’ piccolo siberiano in Italia lo si puo’ osservare raramente durante le migrazione autunnale e primaverile risultando anche svernante. Questa sottospecie si riproduce in Siberia orientale dal fiume Pechora alle zone inferiori dell’ Himalaya. Va ricordato che la bassa probabilita’ dei numeri coinvolti di soggetti migratori in Europa occidentale sono sottovalutati a causa delle incertezze nei criteri di identificazione. Per questo motivo in Svezia e in Finlandia sono considerati solo i dati che riguardano gli uccelli catturati a scopo scientifico. Presso la stazione arosiana la sottospecie inanellata si aggiunge alle tante altre specie analizzate durante lo studio migratorio che si svolge in forma standardizzata, continua e costante da oltre un trentennio.
Dicembre 2016
W.S.
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