UNA BALIA PARTICOLARE                                               

 

                 

                                            Nella foto la Balia caucasica
 

C’� entusiasmo tra i tecnici della FEIN per l’inanellamento di una Balia del Caucaso Ficedula semitorquata, avvenuto in data 14-09-2011 presso l’Osservatorio Ornitologico della FEIN in Arosio, paese della provincia comasca con una latitudine insolita rispetto alla via migratoria classica, seguita da questi volatili.  Cosi’, dopo le misurazioni biometriche e l’applicazione al tarso dell’anello metallico con matricola INFS 5A94275, l’esemplare, molto simile nelle dimensioni ad una comune Balia nera Ficedula hipoleuca, e’ stato doverosamente fotografato e poi rilasciato. La Balia Del Caucaso, in primavera si contraddistingue per i colori bianco e nero e per il caratteristico anello dietro al collo. Mentre in piumaggio autunnale e’ di impegnativa determinazione tanto che, dagli ornitologi europei, viene elencata nella lista delle specie cosidette”difficili”. Per i tecnici di Arosio i dettagli morfologici osservati quali l'abbondanza di bianco sulla coda, in particolare sulle due timoniere esterne, che distinguono la semitorquata, dalla Balia nera Ficedula hipoleuca e dalla Balia dal collare Ficedula albicollis, che di bianco ne hanno molto meno, poi, poco osservabile dalla foto ma evidente tenendola in mano, il colore del groppone, decisamente pi� pallido di quello della Balia nera, ma assolutamente non bianco come nella Balia dal collare e, la prima caratteristica notata, ossia il baffo bianco esteso sulle copritrici, che forma quasi una 'T' bianca non hanno lasciato dubbi alla determinazione .

       

                                                  Particolare dell'ala

       

                                                 Particolare della coda

La specie, originaria del Caucaso, sverna in una remota area dell’Africa Orientale, poi a primavera, una piccola parte di loro, magari quelli di popolazione pi� esposte verso occidente, emigrano verso Grecia, Albania e Sicilia. Intanto anche questa importante cattura conferma che gli studi sulle migrazioni degli uccelli, svolti da oltre un trentennio presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio, stanno dando contributi importanti che spesso si fondano anche su questo tipo di avvistamenti. Infatti, la presenza del volatile in queste zone collinari della Brianza, rappresenta un sintomo che probabilmente anche i boschi del territorio stanno diventando ospitali per alcune specie ornitiche abituate ad altre tipologie di territorio.

31-10-2011

W.S.

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