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INTERESSANTE E RARA CATTURA NEL BRESCIANO
Nelle foto il Tordo golanera catturato in
provincia di Brescia
Ancora una volta la terra bresciana si rileva meta
ambita per il passaggio dei migratori. Mi giunge notizia dal
sig.ri Zubbiani, presidente della sezione ANUU di
Lumezzane, ed il sig. Mori, che in data 25 novembre 2012 in localita’ Treviso
Bresciano, presso un centro di cattura per presicci,
autorizzato dalla Provincia, e’ stato catturato un esemplare
di Tordo golanera Turdus atrogularis . Il raro esemplare, in
ottimo stato di conservazione, dopo l’estrazione dalla rete
e’ stato analizzato e prontamente fotografato per poi essere
rilasciato al suo destino.
Il Tordo golanera appartiene alla famiglia dei turdidi. Si
tratta di un tordo dove il piumaggio del maschio � nero dal
mento al petto con una coda grigio nero. Le parti superiori
sono di colore grigio e le parti inferiori sono biancastre
con sottoala color rosso -arancio. Le femmine e gli immaturi
sono simili, ma il nero sulla gola e sul petto viene
sostituito con striature bruno. Si alimenta di Invertebrati
e una grande quantit� di bacche e altri frutti. Si nutre sia
sul terreno, in particolare nei prati stabili o nei campi,
sia sugli alberi.
Il suo areale si estende dall’estremo est dell'Europa alla
Siberia occidentale e al nord-ovest della Mongolia . Sverna
nel Medio Oriente, e, anche se raramente nella penisola
arabica e ad est della Birmania. Accidentale in Giappone ,
Thailandia e Taiwan, cos� come per la maggior parte
dell'Europa. Vive lungo i bordi delle radure in boschi di
latifoglie o misti, nelle foreste di pino siberiano o mista
con abete rosso e in particolare lungo i corsi d'acqua o in
zone paludose.
In Italia dal 1950 ad oggi sono state segnalate 27
osservazioni ritenute valide ( Ornitologia Italiana vol. 5,
Brichetti & Fracasso). Questa dovrebbe essere la
ventottesima. A tal proposito va sottolineato quanta
responsabilita’ ci deve essere per condurre un impianto di
cattura perche’ in queste strutture, oltre al ritrovamento
di uccelli inanellati che, prontamente segnalati, possono
fornire dati sulla loro provenienza e contribuire alla
ricerca scientifica dell’inanellamento, si possono fare
incontri con specie rare come quest’ultimo esempio. Ecco,
quindi, che la fotografia gioca un ruolo determinante ed
inoppugnabile quali fonte di documentazione, dando un
ulteriore importanza alla segnalazione. Come, in questo caso,
dove i conduttori dell’Impianto coadiuvati dal loro
presidente hanno potuto testimoniare un evento ornitologico
degno di nota.
Dicembre 2012
W.S.
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