RECENSIONI LIBRI

L'AVIFAUNA DI INTERESSE COMUNITARIO  DELLE GRAVINE IONICHE



                                                                                                             Filippo Bellini
Nicola Cillo
Vittorio Giacoia
Marco Gustin
LIPU Gravina di Laterza                                                                 Comune di Laterza                                                                         Regione Puglia                                                                                  Pagg.95
Foto in B/N, tabelle e grafici


L’estesa Zona di Protezione Speciale (ZPS) delle “Gravine”, in provincia di Taranto, e’ molto importante per la conservazione di alcune specie di rapaci rare e minacciate di estinzione in Puglia come il Nibbio reale e il Grillaio, e per il fatto che ospita l’unica coppia di Capovaccaio dell’intera regione Puglia. Problemi invece per la riproduzione di Lanario e Biancone, che soffrono l’impatto antropico sui siti di riproduzione. Questi sono i dati pubblicati nel volume “L’avifauna di interesse comunitario delle gravine ioniche”, dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) in collaborazione col Comune di Laterza nell’ambito del progetto regionale “POR Puglia 2000-2006”.  La ricerca, i cui dati sono stati raccolti nel periodo 2004-2007, ha evidenziato l’esistenza di 2 coppie di Nibbio reale, di 1 coppia di Capovaccaio, di 3 coppie di Biancone,  di 300 coppie di Grillaio  e 3 di Lanario. Mentre per Grillaio e Nibbio reale si pu� parlare di buoni risultati e di un aumento delle coppie riproduttive, per Lanario e Biancone i monitoraggi hanno accertato un basso successo riproduttivo e una bassa densit� di coppie. Per quanto riguarda il Capovaccaio, l’Oasi LIPU Gravina di Laterza ha partecipato al “progetto Capovaccaio”. Proprio qui  sei esemplari di questa rara specie, nati in cattivit� nel centro di Semproniano a Grosseto, sono stati rilasciati con successo in natura a partire dal 2004. Alcuni di essi, grazie all’utilizzo del satellitare, sono migrati a Sud. Un soggetto attualmente sverna  in Africa, mentre un altro esemplare � presente in Sicilia.  Tra le altre specie di rapaci presenti nelle gravine, sono state monitorati anche l’Assiolo, la Civetta, il Gufo comune e il Barbagianni, mentre un quadro incoraggiante � stato delineato per il Gufo reale, la cui stima di popolazione ammonta a 10 coppie riproduttive. Durante lo studio triennale coordinato dalla LIPU sono state rilevate nelle gravine 92 specie di cui 60 passeriformi, 37 delle quali come “Spec”, ossia specie in declino. Specie importanti rilevate sono state l’Occhione e la Calandra. Con quasi 500mila ettari di aree importanti per gli uccelli (IBA, Important bird areas), cui si aggiungono altri 40mila ettari di mare, la Puglia si conferma dunque un territorio importante per la tutela dei rapaci ma anche di altre specie. Dai Monti della Daunia alle Isole Tremiti, dalle Murge alle Gravine, dall’isola di Sant’Andrea a Le Cesine, dalla costa tra Capo d’Otranto e Capo di Santa Maria di Leuca, e infine il promontorio del Gargano e le zone umide della Capitanata. Il volume che presenta una grafica piacevole e ben impostata e’ disponibile presso l’Oasi LIPU di Gravina di Laterza e si puo’ richiedere alla mail: [email protected]  oppure attraverso il sito web: www.rapacigravine.it

W.S.


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