RECENSIONI LIBRI |
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LA COLLEZIONE ORNITOLOGICA DI
TOMMASO SALVADORI
Catalogo
Comune di Fermo
Museo di Scienze Naturali "Tommaso Salvadori" Carlo Violani
Gianna Zanazzo Massimo Pandolfi
Pagg. 193
Foto a colori
Autore di molti
studi scientifici che hanno contribuito allo sviluppo
dell’ornitologia, Tommaso Salvadori Nasce a Porto San
Giorgio il 30 Settembre 1835 e si laurea prima
all'Universit� di Medicina di Pisa e poi si trasferisce a
Torino per intraprendere la sua carriera di studioso presso
il Museo di Scienze Naturali, ma non prima di aver
partecipato alla Spedizione dei Mille come medico ufficiale
nel 1860. Da assistente a vicedirettore, nell'arco di
vent’anni, oltre ad insegnare presso il Liceo Cavour di
Torino come docente di Scienze Naturali, Salvadori cura,
riorganizza, amplia la collezione ornitologica posseduta dal
museo dando un grande impulso a questa branca della
zoologia. Molto stimato oltre i confini nazionali, Salvadori
� anche desiderato dal British Museum di Londra, con cui
collaborer� alla stesura di alcuni cataloghi della
collezione museale londinese. Muore a Torino il 9 ottobre
del 1923 all'et� di 88 anni lasciando in eredita’ la
Collezione ornitologica "Tommaso Salvadori" di Fermo che
attualmente � una delle pi� preziose raccolte italiane di
uccelli naturalizzati, per l'antichit� di costituzione, per
il valore scientifico e per l' accuratezza della
preparazione tassidermica.
La raccolta e’ stata realizzata dallo stesso ornitologo fino
al 1910. Gli esemplari provengono sia dalle cacce giovanili
nelle Marche (soprattutto nel Fermano e nell' Ascolano), sia
dell' escursione in Sardegna compiuta nel 1863 con il famoso
esploratore Orazio Antinori, nonch� da acquisti e scambi con
altri ornitologi. La raccolta comprende esemplari dell'
avifauna marchigiana ed italiana in generale, tra cui specie
oggi rarissime o estinte nel nostro paese (Falco pescatore,
Avvoltoio monaco, Grifone, Gipaeto, Gufo reale, Otarda,
Francolino, Gobbo rugginoso, Pellicano, Marangone minore,
etc.). Molti di questi esemplari sono ricordati da Salvadori
stesso nelle sue pi� autorevoli opere: "Catalogo degli
Uccelli di Sardegna" 1864, "Fauna d'Italia - Uccelli" 1872
ed "Elenco degli Uccelli italiani" 1887.
Per questa ragione il valore storico e scientifico di ogni
preparato � praticamente inestimabile. Nel 1930 la
collezione di Tommaso Salvadori di 631 esemplari fu donata
assieme agli armadi contenitori e all' opera omnia dell'
ornitologo al Comune di Fermo, da parte della pronipote,
signora Gladys Salvadori Paleotti Muzzarelli, perch� fosse
debitamente conservata ed esposta al pubblico. Anche se
attualmente � in corso di restauro conservativo, non � pi�
recuperabile al suo primitivo valore, mancando infatti circa
un terzo del materiale originale.
La valorizzazione museale che oggi attua l'Amministrazione
Comunale di Fermo � di elevata importanza considerando anche
che quella di Salvadori rappresenta l' unica collezione
ornitologica di pregio della Regione Marche. Salvadori
prepar� personalmente la maggior parte degli esemplari della
sua raccolta; la tecnica di imbalsamazione e i supporti
usati (rametti di biancospino e di prugnolo per i
passeriformi, pezzi di legno grezzo con piedini o trespolo
con tronchetti di legno per uccelli di grossa mole) sono
sempre molto simili tra loro. In particolare, le pose dei
soggetti e gli atteggiamenti vivacissimi di molti di essi
tradiscono un lungo ed appassionato studio dal vero del loro
comportamento "da vivi", certamente frutto di ore di
costante e paziente osservazione in natura che solo il
futuro grande ornitologo poteva compiere nelle sue
esplorazioni del Marchigiano e della Sardegna.
A completamento della valorizzazione di questa grande
collezione il comune di Fermo ha pubblicato questo
interessante catalogo ricco di notizie sulla vita del grande
studioso toccando anche interessanti e curiose notizie
relative la sua vita privata da comune cittadino.
Un gran bel catalogo ricco di foto tutte a colori che
rappresentano i soggetti della collezione e che merita di
essere letto e conservato.
Per averlo basta contattare l’
Associazione "Amici del Museo Polare""Silvio Zavatti" alla
mail: [email protected] oppure telefonando al numero:
0734-284465
W.S.
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