RECENSIONI LIBRI |
LE MIE GIORNATE AL ROCCOLO
Antonio Roncari Stampato in proprio pagg.92
Negli ultimi anni sono molte le strutture arboree utilizzate per la cattura degli uccelli denominate uccellande, roccoli e Bressane che sono comparse sul territorio del nord Italia. Colpa dell’indifferenza di alcuni , della impossibilita’ di continuare a coordinarle e del cambiamento del pensiero sociale che per molto tempo ha visto queste strutture dei luoghi di morte e torture per gli uccelli. Nonostante tutto la memoria di una vita vissuta in questi angoli di verde e’ rimasta vivida e commovente nella mente di chi ha vissuto un’epoca storica che ha dato gli albori ad una ornitologia che nel corso degli anni si e’ sviluppata su altre forme di studio e rilevamento. In altre occasioni invece queste strutture, sempre meno rispetto a quelle distrutte, sono rinate e proseguono il loro compito di raccolta dati grazie alla passione e l’interesse di alcuni cultori dell’Ornitologia e sono i baluardi storici di una’epoca che si allontana sempre piu’. Molti uomini sono passati da queste realta’ e molte sono le giornate sacrificate per scoprire l’enigma della migrazione del mondo alato. Questo ha lasciato un alone di ricordi che alcuni vecchi uccellatori ancora oggi tramandano con la parola. Purtroppo pero’ pochi di loro come il sig. Antonio Roncari di Torino hanno deciso di scriverle, di metterle nero su bianco, perche’ le sue giornate al roccolo di famiglia possano non essere solo un ricordo che sfumi tra una generazione e l’altra ma si fermi sui fogli di un libro e possa essere tramandato con piu’ precisazione. Il diario realizzato e’ una raccolta di dati recuperati tra i documenti paterni che, accompagnati con sapiente e realistica storia vissuta, hanno dato vita a questo manoscritto veramente originale. Un esempio per i vecchi uccellatori ed appassionati della materia che potrebbero cimentarsi nel raccontare o a scrivere un proprio diario originale con la convinzione di tramandare anche dati scientifici di un certo valore storico. La raccolta dati e le testimonianza sono importanti per ripercorrere tappe fondamentali del mondo ornitologico italiano. Il libro, stampato in pochissime copie dal Roncari e’ un diaro, si, ma anche un manuale su come veniva utilizzata l’uccellanda di famiglia situata nel territorio del varesotto e precisamente a Gemonio. Vi sono riportati i registri di alcune annate storiche anteguerra, segno di una cultura ornitologica che, gia’ in quegli anni, il padre dell’autore manifestava e che ha poi trasmesso ai figli che lo accompagnavano nelle uscite alla cattura e durante l’attivita’ venatoria. Interessanti i capitoli che riguardano la cultura della muta e dell’appastellamento degli uccelli nonche’ un esame dettagliato e analitico sull’impianto e le sue strutture utilizzate. Insomma una carrellata di nozioni che riguardano il funzionamento dell’uccellanda che era composta da una brescianella ed un roccolo. A queste nozioni pratiche fanno compagnia le sensazioni e i sentimenti vissuti in quei periodi di fanciullezza che ancora oggi, rimasti nella mente profonda dell’autore, riaffiorano e rivivono con profonda nostalgia ma con grande soddisfazione di averli percorsi a contatto col mondo naturale sempre affascinante e misterioso come lo sono le migrazioni degli uccelli. Il “diario” puo’ essere richiesto all’autore telefonando ai numeri :011-540652 oppure 011-9680715.
W.S.
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