GLI ENORMI DORMITORI DI PEPPOLA ATTIRANO I RAPACI





                                        Un maschio di Peppola. Foto di V.Clerici

                                                                                                                                                 In inverno, centinaia di migliaia di Peppole possono formare dormitori comuni che possono essere fonte di attrazione per  rapaci in cerca di cibo. L’osservazione e’ stata confermata nel dicembre del  2010 in Spagna.

La Peppola ( Fringilla montifringilla ) e’ un passeriforme che nidifica in boschi di conifere e boschi di betulla e salice nel nord Europa sino in Russia orientale. In autunno migra pi� a sud (ad esempio, Europa occidentale e centrale) e poi sverna nei parchi, boschi e foreste  composte soprattutto dal faggio che produce faggiole uno dei cibi preferiti dalla specie), ma anche nelle aree coltivate.

In inverno questi fringillidi diventano gregari e, talvolta, formano dormitori enormi arrivando anche a decine di milioni d’individui come successo in uno degli ultimi inverni in Austria.  Durante l'inverno del 2010-2011, a Puerto Barazar, nel Paese Basco spagnolo, molti ornitologi e birdwatchers  hanno potuto assistere allo spettacolo straordinario e raro di quasi un milione gli uccelli che si riunivano ogni sera per quattro mesi,tra l'inizio di novembre e la fine di febbraio,  in piantagioni di cipresso, abete rosso e pino per trascorrere la notte.

Tali incontri sono eccezionali non solo nella penisola iberica ma in tutta Europa e sono legati alle condizioni meteorologiche avverse come ad esempio la neve pesante che copre la terra, in aree di svernamento tradizionali del Nord Europa, dell'Europa centrale e orientale dove esiste una maggiore disponibilit� di faggiole.

In Francia, la Peppola � una specie svernante regolare e talvolta abbondante, soprattutto nel nord-est e sud-ovest del paese. Ne e’ la prova un enorme dormitorio osservato nell’ inverno 2005-2006 presso il territorio di Buros, vicino a Pau  nei Pirenei atlantici, costituito da quasi cinque milioni di soggetti.

In Italia una grossa concentrazione di soggetti si e’ avuta nella Val Vigezzo, stretta valle delle Alpi che parte ad est di Domodossola, collegando questo territorio in provincia di Verbania con Locarno, localit� svizzera sul Lago Maggiore. Nel mese di febbraio 2005 gli ornitologi hanno scoperto un enorme numero di Peppole in questa valle, visibile nei comuni di Santa Maria Maggiore e soprattutto di Toceno dove si � formato il roost notturno. Le Peppole durante il giorno si disperdevano nelle valli circostanti, in Svizzera come in Italia, ma tornavano qui ogni sera a milioni. Il numero di soggetti presenti variava da  un milione e mezzo a quattro milioni. Probabilmente le Peppole son arrivate in Val Vigezzo a ottobre 2004 e il fenomeno ha raggiunto il culmine in dicembre.

Naturalmente, queste concentrazioni sono  una forte attrazione per i predatori.  Ad esempio presso Puerto Barazar, per 13 giorni, gli ornitologi, appositamente appostati,  hanno contato, in media, ogni notte due Sparvieri ( Accipiter nisus ) e due Falchi pellegrini ( Falco peregrinus ) contemporaneamente a caccia di passeriformi. In quattro occasioni, un maschio di Astore ( Accipiter gentilis ) � stato visto attaccare, accompagnato due volte da una secondo individuo. In altre quattro occasioni la Poiana ( Buteo buteo ) accompagnata da altri tre rapaci.

Per predare le Peppole tutti i rapaci si sono posati  intorno le cime degli alberi compiendo, poi,voli  improvvisi e contemporanei perseguendo i passeriformi tra i rami e sopra le cime degli alberi. Attraverso queste osservazioni si e’ anche notato come i Falchi pellegrini, non avendo abitudini di caccia all’interno dei boschi, hanno avuto un  tasso di successo pari al 25% degli attacchi effettuati per i maschi e il 26% per le femmine.                                                                             

Dicembre 2012                                                                           

W.S.




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