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I PIOVANELLI GRANDI MIGRATORI
Due Piovanelli. Foto tratta dal web. Quando i Piovanelli volano a sud per svernare, essi intraprendono una migrazione epica dalle regioni artiche dove hanno nidificato. Diverse popolazioni di questi limicoli si dirigono verso luoghi lontani come la Gran Bretagna, l’Africa occidentale e la terra del Fuoco. La maggior parte degli uccelli di ripa devono viaggiare cosi’ lontano alla ricerca di territori invernali per poter trovare alimentazione idonea alla loro sopravvivenza. Ma i Piovanelli sono dei veri maratoneti , sorvolano aree geografiche inospitali alla ricerca di zone paludose costiere di cui necessitano per l’alimentazione. Un gruppo di Piovanelli vola 7500 miglia dalla Siberia artica fino alla baia di Roebuck sulla costa nord occidentale dell’Australia. Thenius Piersna, un biologo evoluzionista dell’Istituto per la Ricerca Marina dei Paesi Bassi, ha condotto, nei primi anni del 2000, uno studio per capire come i Piovanelli possano far fronte all’oppressiva estate australiana. Da febbraio fino ad aprile , infatti, la baia e’ veramente calda e umida, condizioni estremamente difficoltose per quelle popolazioni ornitiche nate nelle regioni artiche. Quanto sono caldi i Piovanelli? La temperatura corporea raggiunge i 35*C. Essi raccolgono le penne sul dorso cosi’ da lasciare disperdere il calore della pelle. Spesso frequentano le acque basse per cercare refrigerio, anche se l’acqua stessa puo’ raggiungere i 30*C. I Piovanelli giungono in quelle aree per ingrassare e quando partono alla volta delle regioni artiche, il loro primo volo dura 300 o 400 miglia in pochi giorni per raggiungere le coste della Cina. In Australia, quindi, devono fare rifornimento di energia , mangiando molluschi e altri invertebrati, cosi’ da accumulare grassi e sviluppare i muscoli. Nella Baia di Roebuck, in Australia, si studia come queste specie si preparino al viaggio di ritorno. Gli uccelli vengono inanellati in modo da poter avere dei dati di riferimento in caso di ricattura. Quando l’individuo viene catturato per l’inanellamento vengono effettuate le misure biometriche e in particolare viene rilevata, con l’utilizzo di ultrasuoni, la consistenza della muscolatura. Inoltre vengono effettuate delle osservazioni sul piumaggio diverso nella livrea invernale rispetto a quella estiva. Ad alcuni soggetti viene anche applicata una radio radiotrasmittente cosi’ che i loro movimenti possano essere monitorati dalle stazioni bioacustiche della baia. In alcuni casi viene proprio realizzato un diario elettronico di tutti gli spostamenti di un singolo Piovanello. Il viaggio di ritorno viene effettuato in 5 - 8 settimane. Purtroppo la Baia di Roebuck, essenziale per la sopravvivenza dei Piovanelli e’ sempre piu’ minacciata dalla presenza del turismo. Un corretto piano di gestione del territorio, che tenga conto anche dell’esigenza di preservare l’ecosistema che fornisce sostentamento ai Piovanelli e’ essenziale per la sopravvivenza di questi avventurosi migratori. Gennaio 2010 W.S. |
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