Le
partenze intelligenti avvengono anche tra gli
uccelli migratori che si spostano tra l'Africa e
l'Europa. � quanto emerso da uno studio pubblicato
da “Nature”, che ha visto la collaborazione anche
del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate
dell'Universit� degli Studi dell'Insubria. Uno
studio a lungo termine sulla migrazione del Nibbio
bruno (Milvus migrans), un rapace diurno molto
comune anche in Italia che sverna in Africa, ha
dimostrato che la capacit� di migrare migliora con
l'et�, anche se pi� lentamente di quanto finora si
pensasse.
I risultati pubblicati indicano che i giovani nibbi
alle prese con le prime migrazioni partono pi� tardi
e volano pi� velocemente, con grande consumo di
energie, mentre gli individui pi� anziani partono in
anticipo e volano pi� lentamente, sfruttando le
conoscenze accumulate nel corso della loro vita su
velocit� e direzione dei venti per una vera e
propria "partenza intelligente". Adriano Martinoli,
zoologo dell’Universit� degli Studi dell’Insubria
afferma che molte specie animali migrano, e se
finora si supponeva un ruolo dell'esperienza
individuale nella migrazione, non era mai stato
chiarito se si trattasse di un vero e proprio
comportamento appreso o se semplicemente dipendesse
dalla mortalit� cui sono soggetti i "cattivi
migratori", che non portano a termine la migrazione
e non si riproducono. Quanto � emerso nel caso del
Nibbio bruno � in effetti un insieme di entrambi i
fattori, come Damiano Preatoni, zoologo, ricercatore
del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, ha
scoperto attraverso l’analisi dei "dati di volo" di
364 eventi di migrazione relativi a 92 nibbi di et�
variabile e partecipando al progetto di ricerca
promosso da Fabrizio Sergio (ricercatore presso la
Stazione Eiologica di Do�ana, Spagna) e dal suo
gruppo di ricerca, dedicandosi ,in particolare,
all'allestimento della banca dati e alla
preparazione ed analisi dei ambientali in formato
digitale e svolgendo alcune delle analisi
statistiche sui dati ambientali e faunistici.
Lo studioso afferma che i Nibbi di et� diverse hanno
utilizzato tecniche di volo diverse, variando tempi
e rotte in modo da sfruttare al meglio i venti a
favore durante la migrazione. Gli individui che sono
risultati pi� efficienti e hanno migliorato nel
corso della loro vita l'abilit� nel migrare hanno
mostrato anche un successo riproduttivo maggiore.
Dato che le condizioni ambientali estreme possono
addirittura impedire la migrazione nel caso di
uccelli giovani, gli autori ipotizzano che il
cambiamento climatico potrebbe avere degli effetti
negativi sul fenomeno delle migrazioni in generale,
e che questo fenomeno dovr� essere tenuto in
considerazione per predire e gestire il declino di
numerose specie di uccelli migratori. Staremo a
vedere.
Aprile 2020