APPUNTI SULLA STORIA DELL'ORNITOLOGIA
Lornitologia è lo studio scientifico degli uccelli. Uno studio che è nato e si è sviluppato col pensiero umano. Fin dallantichità luomo si è sempre interessato agli uccelli. La maestosità del volo lo hanno sempre entusiasmato e la loro carne è servita per sfamarsi. Per poterli catturare doveva conoscerne le abitudini, di conseguenza, sin dalla preistoria, lo studio del comportamento di questi animali è nato grazie ad esigenze di vita. Si pensa che i primi uomini ornitologi, se così si possono definire, siano appartenuti al Paleolitico. Infatti sono stati ritrovati diverse pitture risalenti a 18000 anni fa su pareti di caverne situate nella catena montuosa dei Pirenei che ritraggono uccelli ed altri animali. Ma risalgono a circa 5000 anni fa le prime raffigurazioni più dettagliate di cinque specie di uccelli che furono rappresentate da uomini del neolitico. Poi i Sumeri, circa 3000 anni fa, nelle loro decorazioni ritraevano oche e falchi cosa che venne fatta, più o meno nello stesso periodo, dagli Egizi. Lornitologia, quindi, ha sempre interessato molti popoli che vedevano negli uccelli anche forme del creato premonitrici di sfortuna o fortuna. Secondo studiosi storici il primo ornitologo fu Aristotele che visse tra il 384 e il 322 a.C. Aristotele conosceva circa 170 specie di uccelli che classificò in otto gruppi. Dopo di lui, sino al IX secolo, di ornitologia non si interessò più nessuno a causa di invasioni etniche e ideologie restrittive, fino a quando, un arabo di nome Averroe portò le conoscenze di Aristotele in Italia e Francia. In questepoca ci fu anche linteresse del grande imperatore Federico II che in Italia meridionale, accogliendo studiosi di tutto il mondo, diede vita a studi importanti che terminarono in uno dei primi capolavori ornitologici del secolo intitolato De arte venandi cum avibus. Il trattato anche se di carattere venatorio(trattava larte di caccia col falchi) aveva una interpretazione molto interessante sulla vita naturale di queste specie.
Lornitologia ebbe ancora un grande periodo di stasi sino al Rinascimento. Nel 1555 Gesner di Zurigo pubblicò unopera quattro volumi per un complessivo numero di 3500 pagine che comprendevano illustrazioni di ogni specie studiata, intitolata Historia animalium. Nello stesso anno, in Francia e precisamente a Parigi, lo studioso Belon pubblica la prima rappresentazione di scheletro duccello nel volume Historie de la nature de oiseaux. Ventanni dopo in Germania, a Norinberga, lornitologo Coiter traccia la prima classificazione dicotomica degli uccelli. Sempre nel cinquecento in Italia Ulisse Aldrovandi pubblica Ornitholgia mentre nel 1575 Manzini scrive lopera Ammaestramenti per allevare, pascere e curare gli uccelli. Arriviamo al 1600, e a cavallo del secolo i due ornitologi inglesi Ray e Willughby pubblicano la prima opera bilingue intitolata Ornithologia. Sugli studi effettuati da Ray lo scienziato Linneo basò molti dei suoi studi e la scuola ornitologica prese le basi dal suo esempio. Ancora oggi, infatti, 500 specie descritte nel sistema naturale sono classificate come vere specie non solo ma da questo momento la vera classificazione comincia proprio grazie al contributo dello studioso con la doppia nomenclatura latina. Anche le prime pubblicazioni illustrate cominciano ad avere importanza. Nel 1700 a Londra un certo Catesby pubblica il primo libro illustrato di uccelli. Seguirà nel 1765 lopera di Daubenton che con 1008 tavole a colori rappresenta la prima opera completa di ornitologia composta da 15 volumi e resa grande dalla collaborazione di un grande ornitologo francese di nome Buffon. Il 1770 vede lornitologia grande protagonista con opere di rilievo e pubblicazioni aventi grande importanza scientifica tra cui gli studi dellinglese Gilbert White che scoprì la silvia di Lesser e ipotizzò la prima distinzione dei silvidae, nonché i primi studi sulle migrazioni degli uccelli.Verso la fine di questo secolo ancora due grandi ornitologi danno man forte alle scoperte. Cuvier che compone il primo lavoro di anatomia comparata e Lamark di biologia generale. Siamo così nellottocento e questo secolo vede alla luce le teorie sullevoluzione di Darwin che con lopera Origin of species rivoluziona lo studio sul mondo naturale. In America, intanto, Audubon, grande ornitologo e naturalista, pubblica la grande opera Birds of America comprendente 435 tavole a colori raccolte in ben 4 volumi. Ma unopera di grande mole ed importanza naturalistica esce dalle stampe inglesi grazie a John Gould nel 1832 ed è intitolata Birds of Europe. Pensate un po, comprendeva ben 3000 stampe raccolte in 40 volumi. Siamo così giunti nel novecento e molti altri studiosi si sono fatti conoscere nella scena ornitologica mondiale con nuove scoperte e nuovi studi accompagnati da progetti sempre più importanti per la salvaguardia delle specie ornitiche. A me basta ricordare e farvi ricordare i nostri validi ornitologi. Nomi che hanno tracciato strade innovative per grandi traguardi in una scienza che non si finisce mai di scoprire. I nomi più noti? Paolo Savi, Ettore Arrigoni degli Oddi, Giacinto Martorelli, Edgardo Moltoni, Alessandro Ghigi ed Augusto Toschi. Grazie a loro e a tanti altri ornitologi, passati e futuri, lo studio sugli uccelli sarà sempre in continua evoluzione
Febbraio 2004