CURIOSITA' ORNITOLOGICHE SULLA CINCIALLEGRA




                             Cinciallegra (Parus Maior). Foto di V.Clerici


La cinciallegra risulta essere il passeriforme più studiato grazie alla sua adattabilità con l'uomo ed il mondo che la circonda. Particolarità che l'ha resa una delle specie più comuni nel nostro territorio europeo. Due ornitologi ungheresi, L. Svasari e Z. Hegyl nei confronti della simpatica cincia hanno apportato nuove conoscenze in materia ornitologica studiandone la relazione che la lega al suo predatore naturale (la civetta) arrivando a concludere che vivergli accanto diminuirebbe la performance di riproduzione della propria popolazione. L'esperimento consisteva nell'aumentare artificialmente, con cassette nido, la popolazione riproduttiva di cinciallegra in un determinato territorio campione situato nei pressi dei nidi di civetta. La prima considerazione ha dimostrato come la civetta abbia subito attaccato le prede situate nei pressi del nido percorrendo poca distanza per il reperimento di cibo. Una comodità sfruttata al meglio tanto che il numero di prede è risultato essere inversamente proporzionale alla distanza coperta per reperirle. La conseguenza è stata che molti genitori di cincia sono rimasti soli per allevare la nidiata. Da quest'ultima nota si è scoperto che le femmine sono state le più predate lasciando molti maschi vedovi con il compito di allevare la prole sino all'involo. Si è notato che i giovani nati sono risultati più deboli di corporatura e all'involo solo una piccola percentuale è sopravvissuta. Gli esemplari maschi che hanno dovuto sopportare la grande fatica si sono rivisti in numero minore durante la stagione successiva rispetto agli esemplari della stessa specie che hanno allevato la prole nell'anno precedente ma con l'aiuto delle femmine. Inoltre si è concluso che se anche le civette sono uccelli cavernicoli, ossia che nidificano al chiuso, questo fattore non ha influito sul modo di predare le cincie lasciando in pace i giovani nel nido ma attaccando solo gli adulti. Infine non si è notato l'incremento di nuove coppie nei nidi saccheggiati presi in esame.

Un'altra scoperta su questa simpatica specie è stata fatta da alcuni studiosi finlandesi circa la colorazione delle penne. Attraverso l'alimentazione l'intensità della colorazione gialla delle piume pettorali nei giovani aumenta man mano ci si allontana dalle zone industriali che lavorano il rame. Infatti l'inquinamento atmosferico causato dagli ossidi di zolfo e dai metalli pesanti uccide i bruchi dai quali le cinciallegre ottengono pigmenti gialli che sono molto importanti per il comportamento riproduttivo della specie. Un fatto questo, che dimostra ancora una volta come il progresso non risponda perfettamente alle tematiche di salvaguardia dell'ambiente che ci circonda.

Gennaio 2005

W.S.



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