CURIOSITA' ORNITOLOGICHE


LA LUCE E GLI UCCELLI

    

                                       Moriglioni in gruppo. Foto W.Sassi



La melatonina è l'ormone che attiva negli uccelli il fenomeno della migrazione. Questo ormone è prodotto da una ghiandola denominata episi in quantità inversamente proporzionale alla quantità di luce captata dalla retina dell'occhio. Un fenomeno che avviene nella stagione autunnale ad esempio, quando le giornate si accorciano causando in questo modo negli uccelli lo stimolo di partire. Gli ornitologi hanno sperimentato che gli uccelli sottoposti ad illuminazioni artificiali e programmate reagiscono direttamente alla quantità ed intensità della luce. In questo modo sono riusciti ad anticipare o ritardare tutto il bioritmo dell'animale compreso il periodo amoroso. Ma il fenomeno della melatonina funziona anche negli uccelli ciechi. Sebbene essi non possano vedere l'immagine che gli si impone di fronte essi recepiscono gli impulsi dati dalla luce che sono sufficienti a stimolare il meccanismo della produzione del ormone attivando il sistema veglia sonno. Infatti sino poco tempo fa si credeva che i cieche soffrissero d'insonnia per la mancanza del rapporto luce/buio. Attualmente invece si è scoperto che le persone cieche hanno sonni regolari e non influenzati da abitudini sociali. Il prof. Czseiler dell'università di Havard di Boston in America ha sottoposto una decina di pazienti a stimoli luminosi con intensità e durata variabili . Tre di queste persone hanno avuto una produzione di melatonina con lo stesso ritmo di una persona vedente avendo altresì un sonno regolare. In questo modo il professore ha ritenuto concludere che la perdita della funzione visiva non significa una esclusione totale della percezione luminosa che viene trasmessa al cervello.



LE IMITAZIONI DELLA CALANDRA

 

Calandra. Foto tratta dal web


Forse non tutti sanno che la Calandra Melanocorypha calandra, specie appartenente alla famiglia Alaudidae, ossia quella che comprende la notissima Allodola Alauda arvensis, oltre ad avere una voce sonora e dolce il cui canto � molto variato, spesso prolungato, e comprende sia note secche e aspre, sia note liquide, sia note nasali, e’ un’ottima imitatrice di canti di altre specie di uccelli presenti negli stessi luoghi abitati dalla specie. Alcuni studiosi, che l’hanno osservata a lungo presso le campagne di Tricarico in provincia di Matera, hanno scoperto che la specie imita alla perfezione le seguenti specie: Poiana, Nibbio reale, Gruccione, Rondone Rondine, Allodola, Cappellaccia, Calandrella, Ballerina bianca, Pispola (allarme), Cardellino e Fanello. Lo scopo dello studio, ancora in atto da parte di alcuni ornitologi,e’ quello di sapere in altre realt� cosa accade e capire se la specie imita le specie con cui condivide il territorio anche solo per un periodo limitato.


Aprile 2020

W.S.



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