UNO STUDIO
SULL’IMPORTANZA DI ESSERE GRASSI
Un maschio di Culbianco in migrazione fotografato da
W.Sassi
I ricercatori italiani Fernando Spina e Andrea Ferri,
dell'Istituto nazionale per la protezione e la
ricerca ambientale (Ispra) di Ozzano Emilia (Bo), Leonida Fusani
del Dipartimento di biologia ed evoluzione
dell'universit� di Ferrara, insieme
a Wolfgang Goymann del Max-Planck-Institut f�r
Ornithologie della Germania, hanno pubblicato su
Biology Letters lo studio "Body fat influences
departure from stopover sites in migratory birds:
evidence from whole-island telemetry" che si basa
su dati raccolti sulla piccola isola laziale di Ventotene. I piccoli uccelli migratori contano su scali di
rifornimento, dopo aver attraversato barriere
ecologiche come deserti e mari. Studi precedenti
hanno sottolineato che le riserve di carburante
possono determinare la durata della sosta, ma questa
ipotesi non pu� essere testata a causa delle
limitazioni metodologiche. Con questo studio vengono
fornite le prove che le riserve di grasso
sottocutaneo determinano la durata della sosta,
misurando con il metodo della telemetria la durata
della permanenza dei Beccafichi (Sylvia borin)
su una piccola isola del Mediterraneo durante
la migrazione primaverile. I Beccafichi con grandi
quantit� di depositi di grasso partono dall'isola in
maniera significativamente prima degli uccelli magri.
Tutti, tranne un uccello grasso, hanno lasciato
l'isola la sera stessa dopo la cattura, con una
stima media di sosta totale di 8,8 ore. Al contrario,
la durata media stimata dello scalo totale degli
uccelli magri � di 41,3 ore�. I ricercatori
sottolineano che nei Beccafichi le riserve di grasso
determinano la durata delle pause durante la
migrazione. Poich� le condizioni atmosferiche erano
perfette per la migrazione lungo tutto il periodo
dello studio, le differenze tra i due gruppi sono
probabilmente imputabili a fattori interni, quali,
ad esempio, le riserve di grasso. Quello realizzato
a Ventotene � il primo studio al mondo che misura la
vera durata della sosta minima di un uccello canoro
durante la migrazione. Lo studio � cos� importante
che � stato ripreso anche dal Bollettino scientifico
dell'Ue Cordis. I risultati, pubblicati sulla
rivista Biology Letters, evidenziano quanto sia
importante mantenere in buone condizioni i siti di
nidificazione degli uccelli migratori, poich�
quest'ultimi sono in grado di portare a termine la
migrazione solo se, lungo il percorso, hanno la
possibilit� di accedere ad aree ricche di insetti,
nettare e polline. Gi uccelli migratori di
dimensioni pi� piccole hanno, a volte, la necessit�
di fermarsi per reintegrare le proprie riserve di
grassi, in modo particolare dopo aver compiuto
lunghe traversate sopra oceani o aree desertiche.
Tra i fattori che influiscono sulla durata di queste
pause figurano le condizioni atmosferiche, la
disponibilit� di cibo e alcuni fattori interni quali,
ad esempio, l'impulso genetico che spinge certi
esemplari a proseguire il viaggio. Gli ornitologi italiani che lavorano da anni a Ventotene erano gi� convinti da tempo che uno dei
fattori che influenzano maggiormente la durata delle
pause dei piccoli uccelli migratori sull'isola fosse
il livello delle riserve di grassi, ma hanno dovuto
lavorare duramente e appassionatamente per trovare
il necessario riscontro scientifico. Il gruppo di ricerca ha studiato una serie di
esemplari, catturati durante due mattinate del
maggio 2009, per analizzare il livello del loro
grasso sottocutaneo, valutandolo su una scala da 1 a
8. I ricercatori hanno catturato 10 uccelli di
corporatura snella (che presentavo un livello di
grasso pari a 0 o 1) e 10 uccelli pi� grassi (con un
livello di grasso pari a 3 o 4) ai quali hanno
applicato delle radiotrasmittenti temporanee. Con
questo metodo, i ricercatori sono riusciti a
monitorare con regolarit� se i segnali delle
radiotrasmittenti provenienti dall'isola erano
ancora udibili. I risultati ottenuti sono
inequivocabili. I Beccafichi pi� robusti riescono a
fare pause pi� brevi per reintegrare le riserve di
grasso durante il viaggio annuale verso le aree di
riproduzione. Infatti gli studiosi ritengono che la
maggior parte degli uccelli fossero arrivati
sull'isola la mattina stessa della loro cattura. I
dati hanno evidenziato chiaramente che gli uccelli
pi� in carne aspettavano solo fino all'imbrunire
dello stesso giorno per ripartire. Al contrario, gli
uccelli pi� magri dovevano aspettare il giorno
successivo, in modo da aver accumulato riserve di
grasso sufficienti per poter continuare il viaggio.
I dati dimostrano l'importanza di siti di sosta
ecologicamente intatti. Gli uccelli possono
ricostituire le proprie riserve energetiche in modo
rapido e arrivare rapidamente ed infallibilmente ai
siti di nidificazione solo se possono riposare in
zone con scorte sufficienti di insetti, di nettare e
polline. Quelli che arrivano presto nell'area di
nidificazione si garantiscono i migliori siti di
nidificazione.
Novembre 2010